I chioschi dell'acqua svolgono un molteplice ruolo nel rapporto con l'ambiente ed il territorio. La fornitura a prezzi estremamente contenuti di acqua trattata, refrigerata, naturale o gassata, promuove il consumo di acqua della rete idrica, evita l'impatto ambientale legato alla produzione e al trasporto di bottiglie di plastica, e consente, infine, un risparmio anche notevole per le famiglie rispetto all'acquisto di acqua in bottiglia.
Anche per queste ragioni i chioschi dell'acqua rappresentano un servizio che sempre più amministrazioni locali insieme ad autorità d'ambito, aziende di gestione dei rifiuti e aziende del servizio idrico offrono alle proprie comunità.
Un servizio in grado di qualificare gli spazi urbani trasformandoli in luoghi di aggregazione, e al contempo un'azione di sensibilizzazione della cittadinanza verso forme di consumo convenienti sia dal punto di vista ambientale che economico, specialmente se queste sono accompagnate da un comportamento ambientalmente virtuoso da parte del cittadino.
Dal punto di vista ambientale i vantaggi dell'utilizzo dei chioschi dell'acqua sono sostanzialmente riconducibili alla riduzione della produzione di rifiuti di imballaggio (prevalentemente bottiglie di plastica) e delle emissioni di CO2 legate ai processi di produzione e trasporto delle bottiglie (essenzialmente su gomma e spesso anche a grandi distanze rispetto al luogo di prelievo), nonchè all’ attività di gestione del rifiuto che ne deriva.
Per quanto riguarda il trasporto, grazie alla preziosa e capillare infrastruttura rappresentata dagli acquedotti, l'acqua erogata dai chioschi può essere considerata sostanzialmente a "Km 0". Per quanto riguarda il tema dei rifiuti e delle risorse, ogni bottiglia riempita al chiosco dell'acqua evita di fatto la produzione di un rifiuto e i costi legati alla sua corretta gestione. Non solo: evita anche la necessità di una nuova bottiglia di plastica e, quindi, il consumo delle risorse necessarie alla sua produzione.
Per queste ragioni la promozione del consumo dell'acqua della rete pubblica, anche attraverso l'istallazione di "Casette dell'acqua", è una delle misure che il Ministero dell'ambiente ha inserito nel “Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti” per ridurre la produzione dei rifiuti da imballaggio.
In attuazione del “Programma nazionale” molte Regioni hanno previsto nella propria pianificazione territoriale specifiche misure per promuovere l'utilizzo (nelle case, nelle scuole, nelle mense, negli esercizi pubblici, in manifestazione ed eventi) dell'acqua "del rubinetto", anche attraverso l'installazione di erogatori e chioschi dell'acqua.
Si tenga inoltre presente che la prevenzione della produzione di rifiuti di plastica è una delle principali misure per combattere il marine litter, fenomeno che negli ultimi anni ha assunto proporzioni tali da diventare oggetto di discussione, proposte e specifici obiettivi nell'ambito della strategie europee sui rifiuti di plastica e l'economia circolare.
Per queste ragioni nel 2013 Federutility (oggi Utilitalia), Ministero dell'Ambiente e Aqua ltalia/ANIMA hanno firmato un protocollo di intesa il cui obiettivo è proprio la valorizzazione dell'acqua di rete, la riduzione dei rifiuti e delle emissioni di CO2.
Una stima della riduzione dei rifiuti domestici resa possibile dall'utilizzo dei chioschi dell'acqua può essere ottenuta considerando che l'acqua da essi prelevata consente di evitare un ugual consumo di acqua confezionata e, quindi, la produzione come rifiuto degli imballaggi normalmente utilizzati per la distribuzione di quest'ultima al consumatore finale.
Considerando quindi la ripartizione fra i diversi formati di bottiglia normalmente utilizzati per la distribuzione a livello nazionale e le masse medie dei relativi imballaggi (bottiglie, tappi, etichette e termoretraibile), è possibile stimare una mancata produzione di rifiuto domestico pari a 22,5 kg per ogni m cubo (1000 litri) di acqua prelevata dai chioschi. Per determinare la riduzione effettiva si dovrà però considerare il contributo aggiuntivo delle bottiglie utilizzate per il prelievo dell’acqua, che al termine della loro vita utile, diverranno anch’esse un rifiuto. Ipotizzando che il prelievo avvenga tramite bottiglie in vetro da 1,5 litri e che queste ultime siano utilizzate mediamente per 100 cicli, la produzione aggiuntiva di rifiuto che si determina risulta pari a 4,6 kg per metro cubo di acqua prelevata.
L’utilizzo dei chioschi consente quindi una riduzione complessiva della produzione di rifiuti domestici pari a circa 18 kg per ogni metro cubo di acqua prelevata e consumata in sostituzione di quella confezionata.
lnfine, si vuole fornire una prima idea della portata (dell'ordine di grandezza) dei benefici ambientali ed economici connessi all'utilizzo dei chioschi dell'acqua a livello nazionale. A tal fine, a partire dell'erogazione media annua di un singolo chiosco (pari a circa 780,1 litri al giorno) è possibile stimare in circa 575 milioni di litri l'erogazione annua riferibile alla totalità dei chioschi oggetto della presente rilevazione. Questa significa che l'utilizzo dei 2021 chioschi dell'acqua qui censiti ha consentito in un solo anno una riduzione netta della produzione di rifiuti di imballaggio pari a 10.290 tonnellate, una riduzione netta delle emissioni di CO2 pari a 39.706 tonnellate, e un risparmio netto per le famiglie italiane pari a 46 milioni di euro.
Il risparmio economico dunque è davvero considerevole: avete idea di quanto costino nel nostro Paese mille litri d’acqua che sgorga dal rubinetto? Circa un euro. Basta comprare una bottiglia di minerale da un litro e moltiplicare per mille per capire quanto risparmia chi rinuncia all’acqua in bottiglia.
Una famiglia di quattro persone spende quindi ogni anno da 320 a 720 euro e fa bruciare almeno 32 litri di combustibili fossili per bere acqua in bottiglie di plastica invece dell’acqua potabile, che sgorga dal rubinetto di casa o dalle fontane delle città quando andiamo in vacanza.
Si tenga presente che si parla di valori netti, che tengono cioè conto dei rifiuti e delle emissioni comunque prodotti dall'utilizzo dei chioschi, così come dei costi connessi all'acquisto delle bottiglie in vetro e del possibile utilizzo di un veicolo per raggiungere il luogo di prelievo. Va inoltre ricordato che i valori relativi alla riduzione di emissione e al risparmio economico fanno riferimento a ciò che abbiamo definito "situazione media" e, come illustrato precedentemente, devono essere considerate soggette a un aumento o riduzione in funzione del comportamento adottato dai cittadini.
Sebbene le stime sinora riportate risentano necessariamente dei limiti di questa rilevazione, a partire dalla probabile sottostima del numero delle istallazioni presenti (e attive) sul territorio nazionale, essa ha comunque il valore di mettere in evidenza i benefici complessivi connessi alla diffusione dell'utilizzo dell'acqua della rete idrica e l'importanza ambientale che assume il comportamento di ogni singolo cittadino.